Riportata da www.rotary2120.org
E’ stato un successo al di là di ogni aspettativa. Chi lo ha detto, senza mezzi termini, è stato Francesco Arezzo, Board Director elect e chairman della manifestazione su delega del Presidente internazionale Ian Riseley. Siamo parlando della Conferenza Presidenziale svoltasi il 27 e 28 aprile 2018 a Taranto.
Quinto appuntamento, dopo quelli di Vancouver, Beirut, Coventry e Sidney, la Conferenza di Taranto ha rappresentato la penultima occasione per il Presidente del Rotary International, l’australiano Ian Riseley, di incontrare, nel corso dell’anno sociale 2017-2018, l’universo rotariano: un incontro, come del resto i precedenti e come sarà l’ultimo in programma a Chicago (il prossimo 2 giugno), di peacebuilding, di costruzione della pace, attraverso i temi delle sei aree di intervento della Rotary Foundation. In particolare a Taranto, la ricerca di un mondo migliore e più pacifico ha fatto focus sul tema della “Salute materna e infantile”.
E’ stata la prima volta in assoluto che una Presidential Peacebuilding Conference (questo il nome ufficiale dell’iniziativa) si svolgesse nella Zona rotariana Italia-Malta-San Marino; a maggior ragione è stata la prima volta che si svolgesse sul territorio del Distretto 2120 (Puglia e Basilicata): un privilegio che, senza retorica, può essere definito di portata storica e che è stato frutto di una decisione unitaria di tutti i Governatori dei Distretti italiani, che da un lato hanno voluto riconoscere al nostro Governatore Gianni Lanzilotti l’intuizione originaria del progetto, dall’altro alla città di Taranto il ruolo di ponte lanciato verso il Mediterraneo e le complesse problematicità di una attualità drammatica e epocale fatta di migrazione disperata e troppo spesso tragica e di fuga dalla fame e dalla guerra.
Un privilegio, si diceva, ma anche una grandissima responsabilità organizzativa rispetto ad un evento che, in cinque giorni incredibili, avrebbe portato a Taranto oltre settecento rotariani da tutto il mondo, fra i quali, insieme a tante Autorità rotariane, lo stesso Presidente internazionale Ian Riseley e il Presidente della Rotary Foundation, Paul A. Netzel, cioè i due vertici assoluti del movimento, e che sarebbe pure diventato un “evento di eventi”, con la contemporanea celebrazione del Convegno dei Past Governatori di Italia, Malta e San Marino e del Ryla nazionale italiano, oltre a momenti espositivi e concertistici e alla inaugurazione della Foresta urbana del quartiere Tamburi, che ha consentito al Presidente Riseley di compiere uno dei gesti più cari al Fondatore Paul Harris: la messa a dimora di un albero, come segno di apertura a un futuro di speranza, di benessere e di pace. Così l’evento degli eventi ha finito con l’impegnare l’intera città, con tante location diverse, dal Teatro Orfeo, sede principale dei lavori della Conferenza, al Circolo Ufficiali della Marina Militare, dal Castello Aragonese all’Università, dal Palazzo del Governo al Palazzo di Città e ai tanti alberghi cittadini, a cominciare dall’Hotel Plaza che ha ospitato il RYLA nazionale. Di risposta l’intera città ha risposto con una mobilitazione generale e senza riserve, dall’Amministrazione Comunale, alla Marina Militare italiana (che tradizionalmente a Taranto ha il suo storico cuore operativo), dalla Polizia Locale ai Carabinieri agli stessi cittadini, tutti impegnati a confermare quello che era stato annunciato nei comunicati ufficiali: la natura del capoluogo jonico di “città dell’accoglienza”.
In altre parole, è stata una prova incredibilmente impegnativa per il Rotary italiano, i cui Governatori di questo anno rotariano hanno dato vita al Comitato organizzatore, e, in particolare, per il nostro Distretto, chiamato con il Governatore Lanzilotti a presiedere lo stesso Comitato: una prova comunque superata più che brillantemente, grazie ad una macchina organizzativa praticamente perfetta in ogni aspetto, anche minimo, dell’evento, come è stato unanimemente riconosciuto dalla gratitudine dei tanti amici convenuti a Taranto.
Ma il successo della Conferenza è andato al di là degli stessi aspetti logistici e funzionali.
Le ragioni profonde del successo sono tutte da rintracciare nell’entusiasmo dei partecipanti, nel valore scientifico e umano e nella profondità dei contributi di ricerca e di dibattito, nel livello eccezionale dei relatori, nell’attenzione riservata dal mondo della comunicazione e dei media, nella interlocuzione istituzionale, resa possibile dalla partecipazione diretta del Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dell’Arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, del Comandante del Comando Marittimo Sud della Marina Militare, Salvatore Vitiello, del rappresentante del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite, Christof Buik. Un messaggio ha portato la solidarietà del Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, mentre un lungo e articolato intervento in video ha reso possibile la testimonianza del Vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans. Si può dire davvero che a Taranto il Rotary è stato riconosciuto senza remore e riserve nel suo protagonismo sociale di soggetto impegnato e utile per il miglioramento della vita del pianeta.
E’ stato un aspetto quest’ultimo che è stato oggetto di particolare apprezzamento da parte del Presidente Riseley nel corso dei suoi giudizi finali e che lo ha portato a dare atto pubblicamente degli esiti non comuni della Conferenza tarantina, non senza sottolineare la sua particolare gratitudine per quanto fatto dal Comitato e dal Governatore Lanzilotti.
Il resto è affidato ai giudizi entusiastici espressi sui social e alle mail che continuano a pervenire agli organizzatori da parte dei tanti rotariani che giurano di non poter dimenticare le giornate tarantine. E come dar loro torto?
Angelo Di Summa